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Metal Work

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News 2023

Iniziativa prevenzione tumore alla tiroide

Nell’ambito delle iniziative di prevenzione promosse da Metal Work si inserisce il “progetto tiroide” di Fondazione ANT.
Il progetto partirà nel mese di giugno con 5 date, e proseguirà fino a fine anno e se necessario oltre.
Durante la visita un medico specializzato ANT, dopo esame ecografico, effettuerà un controllo non invasivo e darà un riscontro immediato.

Cos’è la tiroide

La tiroide è una ghiandola endocrina a forma di farfalla, posizionata nella regione anteriore del collo e costituita da due lobi, destro e sinistro, uniti da uno stretto ponte che prende il nome di istmo. Ha una struttura follicolare e presenta due componenti endocrine che producono:

  • gli ormoni tiroidei (T3 e T4), immagazzinati nei follicoli
  • la calcitonina, prodotta dalla cellule C o parafollicolari

Gli ormoni tiroidei sono deputati alla regolazione di molte funzioni dell’organismo tra cui il metabolismo, la frequenza cardiaca e la temperatura corporea mentre la calcitonina regola il riassorbimento osseo. La produzione di ormoni è regolata a sua volta dal rilascio di un altro ormone, il TSH (od ormone tireostimolante) prodotto dall’ipofisi, posta nel cervello. In caso di malattia, l’ormone è prodotto in eccesso (si parla di ipertiroidismo) o viceversa in quantità carente (ipotiroidismo).

Il tumore alla tiroide

Nel corso della vita la tiroide può andare incontro a processi patologici su base infiammatoria (tiroiditi), degenerativa (gozzo) e, anche se più raramente, neoplastica (tumori). I tumori della tiroide si distinguono in:

  • adenocarcinomi papilliferi (oltre il 75% dei casi)
  • adenocarcinomi follicolari (circa il 15%)
  • carcinomi midollari ( meno del 5% dei casi)
  • carcinomi anaplastici (meno dell’1% dei carcinomi tiroidei)

L’incidenza del tumore della tiroide, attualmente stimata in Italia di circa 3.600 casi/anno, è in fase di notevole crescita e questo fenomeno viene attribuito all’aumentato numero di diagnosi in fase iniziale che si ottiene con l’impiego dell’ecografia. Dall’altra parte, fortunatamente, la mortalità è molto bassa e tende a ridursi poiché oltre il 90% dei tumori tiroidei guarisce con i trattamenti messi in campo. Le donne sono più colpite degli uomini nella proporzione di quattro a uno.

Prevenzione del tumore alla tiroide

Il sintomo più comune è la comparsa di un nodulo. Non tutti i noduli tiroidei però sono tumori, spesso sono il segno di processi infiammatori (tiroiditi) e degenerativi (gozzo). Si stima che meno del 5% dei noduli tiroidei nasconda effettivamente un tumore. Il nodulo tiroideo, unico o multiplo, quando raggiunge un certo volume è apprezzabile all’esame obiettivo, ma spesso risulta non visibile, nè palpabile alla visita anche di un medico esperto.

Fondazione ANT ha attivato una campagna di prevenzione secondaria contro il tumore alla tiroide. Attraverso l’esame ecografico è possibile identificare e localizzare i noduli non palpabili. L’incidenza nella popolazione normale di noduli tiroidei clinicamente non apprezzabili, rilevabili con l’esame ecografico, è alta, variando nelle casistiche pubblicate dal 20% al 76%. Nella maggioranza dei casi i noduli non palpabili hanno caratteristiche ecografiche benigne, decorrono in modo asintomatico e richiedono solo il controllo nel tempo. In altri casi le caratteristiche ecografiche consigliano l’approfondimento diagnostico con accertamenti che comprendono:

  • Agoaspirazione per esame citologico
  • Dosaggio degli ormoni tiroidei
  • Scintigrafia tiroidea per la valutazione funzionale del nodulo e della tiroide.

Non raramente questi accertamenti, pur escludendo la presenza di tumori, evidenziano uno stato di riduzione o di eccesso della funzione della ghiandola tiroide che potrà essere ristabilita con una appropriata terapia medica.